Enogastronomia

La ricetta i Culurgiones

Nati come specialità dell'Ogliastra, che nel 2015 ha conquistato pure il marchio Igp, i culurgiònes sono una specialità di pasta artigianale ormai diventata patrimonio di tutta la Sardegna. Si tratta di un particolare tipo di raviolo modellato in forma di spiga, ripieno di patate e menta. Può essere gustato sia con un condimento a base di burro e salvia che con una semplice salsa di pomodoro.

Gli ingredienti La ricetta tradizionale, per quattro persone, prevede l'utilizzo di un chilo di patate rosse, 300 grammi di farina di semola di grano duro, 300 grammi di pecorino sardo stagionato, un uovo, qualche foglia di menta, due spicchi d'aglio e olio extravergine d'oliva (quanto basta). Per il condimento basta preparare un semplice sugo di pomodoro con soffritto di cipolla, aromatizzato con del basilico fresco.

La preparazione Si comincia dalle patate, che vanno lessate con tutta la buccia in acqua bollente per 20-30 minuti. Nel frattempo, si può disporre la farina a fontana, aggiungere un po' d'acqua tiepida e l'uovo, quindi lavorare l'impasto fino a quando non diventa morbido ed elastico. Il composto va poi messo a riposare per qualche minuto. Una volta raffreddate, le patate lesse vanno private della buccia e schiacciate dentro ad un contenitore; va unito il percorino grattugiato, la menta spezzettata, un po' d'olio insaporito con due spicchi d'aglio (che vanno fatti soffriggere appena e poi tolti), e mescolato il tutto fino ad ottenere una purea. Una volta terminata questa preparazione, la pasta va stesa fino a renderla una sfoglia sottile e tagliata in forma di dischi del diametro di circa sette centimetri. Per comporre ogni raviolo va messa una noce di impasto al centro di ogni disco, che deve essere ripiegato e chiuso pizzicando il bordo con la punta delle dita. Il risultato è una specie di panzerotto, dalla forma simile a quella di una spiga o di una mezza luna. I culurgiones vanno cotti in abbondante acqua salata (sono pronti quando vengono a galla) e conditi a piacimento, e insaporiti con una spolverata finale di pecorino grattugiato.


foto: www.sardiniapost.it

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