A Muravera, il cuore d'argento della foresta di Baccu Arrodas
Un ottimo punto di partenza per le spiagge della Costa Rei, ma non solo. Muravera è la porta di accesso ad uno dei polmoni verdi più estesi della Sardegna, il Parco Naturale di Settefratelli-Monte Genis, con 10 mila ettari di bosco e macchia mediterranea. Vi suggeriamo un'escursione nella foresta di Baccu Arrodas, dove si nascondono i resti di una delle miniere d'argento più importanti d'Italia.
La foresta di Baccu Arrodas Nove chilometri, in direzione sud-ovest, separano Muravera dalla foresta di Baccu Arrodas, meta di escursionisti e un tempo degli operai che trasportavano i minerali estratti dalla vicina miniera d'antimonio e d'argento. Si può scegliere di esplorare la zona proprio percorrendo l'antica carrareccia dei minatori fino a Cuili Paderi, e poi guadando il Riu Baccu Arrodas. Superato questo 'ostacolo', ci si ritrova fra querce, lecci e corbezzoli, spesso attraversati da gruppi di cinghiali e conigli selvatici.
La miniera di Baccu Arrodas Fra il verde degli alberi si nasconde la miniera di Baccu Arrodas, in funzione fino agli anni Cinquanta, e dove si estraeva la migliore qualità d’argento allo stato nativo di tutta Italia. Nell'area sono ancora visibili i resti della polveriera e della laveria, una sorgente e varie discariche di minerali.
Verso il monte Nieddu Mannu
Se non si è ancora stanchi di camminare, da Baccu Arrodas si può proseguire lungo la strada sterrata e raggiungere la cima del monte Nieddu Mannu, da cui si si gode un suggestivo sguardo d'insieme sulle spiagge di San Giovanni, Colostrai e Feraxi. Il percorso totale, con un altitudine massima di circa 600 metri, raggiunge i 10 chilometri in totale. Arrivati sull'altopiano si può tornare indietro per la strada sterrata fino al punto di partenza oppure proseguire verso est fino al nuraghe s'aqua Seccis, in località Senni.