Storia

La Sardegna nel 3000 a.C., l'ArkeoParco Didattico di su Coddu

Non c'è paese della Sardegna che non conservi testimonianze archeologiche del suo passato. Fra di loro c'è anche Selargius, a meno di un'ora di macchina dalle spiagge della Costa Rei, dove ha appena aperto i battenti l'ArkeoParco Didattico di su Coddu.

Il parco Il parco tematico, in località sa Sitzia a Selargius, ricrea uno dei villaggi neolitici più grandi del Mediterraneo, che oltre 5mila anni fa contava ben 350 capanne e 2mila abitanti. La sua ricostruzione, che si deve a Carlo Desogus, ex ispettore onorario della Soprintendenza, e a un gruppo di volontari con la passione per la storia sarda, comprende una serie di ambienti tipici dell'epoca prenuragica. Alcune capanne, un forno per la cottura delle ceramiche, un braciere per i metalli, menir e domus de janas sono i protagonisti di questo "museo a cielo aperto, non statico ma vivo”, come lo definiscono i suoi creatori. Il parco ospita anche un laboratorio per bambini, dedicato alla lavorazione di ossidiana, pietre e ceramica.

Gli scavi archeologici Il villaggio neolitico di su Coddu, quello vero, è stato praticamente raso al suolo da una serie di opere di urbanizzazione realizzate negli anni Ottanta. Gli scavi archeologici, cominciati intorno al 1994, hanno riportato alla luce i resti di centinaia di capanne collegate da spazi aperti ad uso della comunità, pozzi, vasi decorati e dipinti, armi in ossidiana e selce, statuine e mattoni.

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