Arte, cultura e tradizioni

La musica che gira intorno, il Festival delle Launeddas

La musica sarda non avrebbe la stessa intensità se non ci fossero le launeddas, strumenti musicali fatti di canne palustri che secondo tradizione vanno tagliate nel plenilunio di febbraio. Ad agosto Villaputzu celebra la loro magia con un festival, accompagnato da una solenne processione religiosa.


L'omaggio alla Madonna Non c'è calura che tenga. Ogni estate il paese di Villaputzu, nell'entroterra della Costa Rei, attende il 7 agosto come uno dei giorni più importanti dell'anno, con una doppia ricorrenza segnata in agenda, che in un certo senso unisce sacro e profano. Si festeggia la Madonna Maria Madre del Risorto, sì, ma anche i suonatori di launeddas, che seguono la processione del suo simulacro insieme a gruppi folkloristici in costume tradizionale in rappresentanza di ogni parte dell'isola. In una colorata sarabanda che non trascura la devozione per la santa, testimoniata dalla consueta messa in suo onore cin programma alle 18 nella chiesa parrocchiale.


Il festival La parte 'profana' della giornata prende il via in serata, con le esibizioni dei maggiori virtuosi isolani delle launeddas nella centrale piazza Marconi. Accanto a loro ci sono anche sonadores, tamburini, trombettieri ed esperti di altri strumenti provenienti da altre regioni italiane o addirittura dall'estero, in un incontro di suoni senza confini, dove le contaminazioni sono la regola. A testimoniare che la tradizione delle launeddas è viva e vegeta, e continua ad affascinare. Da oltre 150 anni.

(fonte: wikipedia)

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