Arte, cultura e tradizioni

Misteri di Sardegna: la nuragheterapia

Da tempo si parla dei poteri curativi delle piramidi, come condensatori di energia particolarmente benefici per l'uomo. Le stesse proprietà sarebbero nascoste anche fra le pietre degli oltre 8mila nuraghi diffusi in varie parti della Sardegna.

Campi energetici Costruiti intorno al 2000 a.C., i nuraghi sono stati realizzati grazie alla sovrapposizione di grandi pietre, senza l’ausilio di alcun tipo di malta. In genere, sono costituiti da una stanza al pianterreno e da una al piano superiore, collegate da una ripida scala interna, e dotati di torre. In molti casi sono posizionati su alture, in luoghi scelti accuratamente per la loro esposizione al sole, e presentano tre nicchie: a nord, davanti all’ingresso esposto a sud, ad est e ad ovest. In virtù di questa scelta costruttiva, nei giorni intorno al solstizio d'estate chi entra nel nuraghe si trova praticamente attraversato dalla luce, grazie al raggio che entra dal foro situato nella parte alta dell'edificio e raggiunge la nicchia a nord. A ciò si aggiunge il campo elettrico generato dall'acqua che passa sotto la costruzione, lungo le assi nord-sud ed est-ovest.

Tombe dei giganti e menhir Gli stessi poteri, pare, si trovano nelle cosiddette 'tombe dei giganti', sepolture realizzate nella stessa epoca dei nuraghi. In genere queste costruzioni, che dall'alto ricordano la forma della testa di un toro, sono orientate verso est, e si crede che i loro principali punti energetici si trovino fra l'ingresso e l'abside tombale. Altri luoghi buoni per ricaricarsi sono i menhir, grandi monoliti conficcati nella terra come simboli maschili o femminili e, in alcuni casi, dalle sembianze antropomorfe. Anche loro, come i nuraghi e le tombe, sembrano essere delle ricetrasmittenti di pietra, capaci di raccogliere e poi emanare l'energia della terra e del cosmo. Provare per credere.

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