Storia

Muravera, la Via dell'Argento

Poco più di 80 chilometri da percorrere a piedi o in  mountain bike, lungo il sentiero che fino a 100 anni fa portava alle miniere Baccu Arrodas, Monte Narba, Serra s’Ilixi, Tuviois, Pred’Arba. È la Via dell'Argento di Muravera.

Il secondo cuore del Parco geominerario
Questo percorso parte da Muravera e si snoda attraverso l'entroterra della Costa Rei, nel territorio definito dagli atlanti geografici come 'Sarrabus-Gerrei'. Uno dei cuori antichi della Sardegna, che dopo il Sulcis è la maggiore area del Parco Geominerario Storico e ambientale istituito dallUnesco nel 1997 per proteggere e mantenere vivi i 'monumenti' di archeologia industriale mineraria. Fra loro ci sono quelli sorti dalla seconda metà dell'Ottocento in avanti fra Sinnai, Soleminis, Muravera e San Vito.


Un'epoca da ricordare
Le località interessate dall'apertura di miniere d'argento in quegli anni si chiamano Tuviois, Serr’e S’Ilixi, Nicola Secci, Tacconis, S’Arcilloni, Masaloni, Giovanni Bonu, Monte Narba, Baccu Arrodas. Qui nell'epoca di maggior splendore dell'industria estrattiva lavoravano oltre 1500 persone: restano ancora in piedi le loro case, costruite a poca distanza dai pozzi di estrazione e dalle officine. I loro ricordi, gli oggetti della loro vita quotidiana, così come le rare lettere e le fotografie sono invece custodite al museo di Monte Narba, a San Vito.

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